PUBLIC SERVICES SHAPED BY K-16 SCHOOLS!

Our project puts the schools at the center of social innovation in cities and towns.

We organize, into the schools, educational workshops designed with product-based learning methodology, to develop products that solve public problems.

Cosa sono le educational city

Centri urbani in cui le scuole sono il fulcro dell’innovazione civica e sociale

Nelle educational city le scuole realizzano azioni didattiche che, oltre alla trasmissione di competenze, hanno come ricadute la valorizzazione del territorio.

Le scuole si prendono cura della comunità cittadina

Le educational city hanno una visione ecologica dell’istruzione, valorizzando le relazioni tra educazione e conoscenza, politica, economica, etica.

Il ruolo di scuole, amministrazioni, associazioni e imprese

In questa fase di Educational City vogliamo rispondere a due domande: oltre al ruolo legato a formazione ed educazione, cosa la scuola può fare per la propria città? E cosa la città può fare per la propria scuola?

Il ruolo delle scuole

Le scuole di educational city, attraverso la propria azione didattica hanno un impatto positivo diretto sulla comunità, valorizzando il territorio, gli spazi pubblici e in generale i beni comuni. Sotto questo aspetto, educational city è una risposta alle Indicazioni Nazionali del 2012, che ribadiscono la necessità di una concreta collaborazione della scuola con gli attori del territorio.

Proponiamo questo cambio di paradigma per due distinti motivi: perché per il XXI secolo un ruolo ampliato per la scuola, aumentato. Scuole come presìdi di cultura e innovazione, anche grazie alla presenza capillare in ogni città, piccola e grande.

Inoltre crediamo che i paradigmi di educational.city siano efficaci per trasmettere le competenze necessarie per il nuovo millennio: l’innovazione sociale è la palestra per formare “technical humanist”: per affrontare le sfide delle complessità della società mondiale e iperconnessa non possiamo più formare semplici tecnici, ma profili professionali con una preparazione ampia e articolata, che riescano a coniugare la formazione tecnico-scientifica e quella umanistica per avere competenze e conoscenze sistemiche sui contesti d’applicazione dei lavori futuri. Techical-humanist.

Cosa possono fare le scuole, nel concreto?

  • Progettare e implementare attività didattiche il cui obiettivo, parallelamente allo sviluppo di competenze curricolari, è lo sviluppo di prodotti di pubblica utilità, in particolare rivolti al proprio territorio.
  • Rilasciare, con licenze aperte, di strumenti e contenuti sviluppati durante le attività didattiche.
  • Rilasciare open-data sull’impatto delle attività didattiche, sia dal punto di vista delle competenze che dell’azione sul territorio, condividendo i risultati e aprendosi ad un processo condiviso e “dal basso” di monitoraggio, per migliorare la replicabilità e renderla più efficace grazie alla valutabilità delle attività didattiche.
  • Coinvolgere i principali attori del territorio nella progettazione e realizzazione di attività didattiche, o nel supporto delle stesse.

Il ruolo di amministrazioni e policy makers

Il tessuto urbano e i servizi rivolti alla comunità che lo vive sono sempre più chiamati ad essere sviluppati e co-creati da cittadini e professionisti.

Educational city fornisce un modello di infrastruttura che moltiplica le opportunità di scambio, accessibilità e partecipazione al processo di co-creazione di valore per il territorio, ponendo la scuola come luogo fisico e riconosciuto per innescare i processi di innovazione sociale nel proprio tessuto urbano. Una scuola che svolge anche un ruolo di “ponte” tra amministrazioni e soggetti del territorio quali associazioni, aziende, comitati cittadini, enti di ricerca.

Per le amministrazioni, educational city è una delle possibili risposte alla sfida che la società contemporanea ha lanciato alle amministrazioni pubbliche: quella di ripensare e sviluppare le proprie strutture, ruoli, metodi e strumenti, nella ricerca di azioni efficaci e percepite come legittime dalla comunità.

Cosa possono fare gli amministratori, nel concreto?

  • Rilasciare opendata di pubblica utilità, che possono essere utilizzati nei progetti scolastici
  • Concedere spazi pubblici aggiuntivi alle scuole e ai suoi partner, anche grazie ad azioni di riqualificazione. Spazi verdi, orti urbani, beni culturali possono essere luoghi di aggregazione e innovazione da valorizzare attraverso le attività didattiche
  • Sviluppare il dialogo tra municipalizzate e scuole, con azioni che possono essere commissionate direttamente alle scuole
  • Patrocinare campagne di crowdfunding

Il ruolo di associazioni e professionisti

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